Il GUS nazionale, con la partecipazione della presidente Assunta Currà, ha presenziato, ieri 12 giugno, alla riunione di insediamento della nuova Commissione Uffici Stampa in FNSI. All’incontro con i consiglieri nazionali incaricati erano presenti il direttore Tommaso Daquanno e il referente per gli Uffici stampa in Fnsi Matteo Naccari.
Nel suo intervento Assunta Currà ha ribadito che il GUS ha, al suo interno, diverse forze che possono collaborare a fianco della FNSI affinché vengano raggiunti alcuni obiettivi imprenscindibili per la professionalità di giornalisti pubblici delle PA e addetti stampa del privato.
Currà ha poi presentato al referente Naccari una serie di punti, proposte per la Commissione Uffici Stampa su cui lavorare per garantire ai giornalisti degli uffici stampa corrette condizioni di lavoro.
Un documento di riferimento per la Commissione Uffici Stampa
Nel documento presentato alla Commissione Uffici Stampa si legge: l’attività giornalistica è presidio di democrazia e trasparenza. Per essere efficace bisogna riconoscere al giornalista un percorso di tutela salariale che lo renda libero da qualsiasi condizionamento sia politico che dirigenziale.
L’accordo Aran, Confederazioni sindacali ed Fnsi del 7 aprile 2022 ha confermato l’autonomia professionale ma ciò non basta.
- La contrattazione collettiva dei quattro comparti Aran prevede un livello decentrato per la regolamentazione del salario accessorio per il quale la Fnsi non viene riconosciuta quale rappresentante negoziale, con conseguente preclusione dei giornalisti pubblici alle forme di salario accessorio riservato agli altri dipendenti della Pubblica Amministrazione.
- Bisogna dare seguito alla contrattazione collettiva per regolamentare l’esclusività come previsto dal comma 4 dell’art. 9 della legge 150/2000.
- Occorre disciplinare e regolamentare la performance de giornalisti pubblici attraverso valutazioni che siano compatibili con la professione giornalistica e che non siano legate a giudizi di tipo numerico.
- Occorre premiare la qualità del lavoro, sempre nel rispetto della verità sostanziale dei fatti.
- Avviare un confronto parlamentare per superare i limiti previsti dal decreto Legislativo 165/2001, riconoscendo l’agibilità sindacale ai giornalisti pubblici che hanno incarichi sindacali per coloro cui non viene riconosciuta.